Un’azienda svedese con sede a Stoccolma presente ormai da molti anni e leader nella tecnologia dei materiali, ha stampato in 3d un materiale composito formato da polvere di diamante e polimero.
Per la fase di produzione è stata impiegata la tecnica della stereolitografia, che utilizza una luce ultravioletta per polimerizzare il composto strato dopo strato, fino alla completa realizzazione della geometria programmata. I produttori affermano che questo processo ha richiesto molto tempo e numerosi sforzi di ricerca ma i risultati dei test affermano che il prodotto finale ha mantenuto le eccezionali proprietà del diamante.

Ciò che si può produrre con questo materiale non è ideato per la gioielleria, non è adatto ad un anello, ma è perfetto per una vasta gamma di applicazioni/prodotti industriali. Il diamante è già usato in tante apparecchiature resistenti all’usura e adesso potrà sfruttare le potenzialità della stampa 3D per fabbricare pezzi complessi e resistenti, per esempio per trapani e seghe industriali. Anche le attrezzature mediche potranno trarre vantaggio da questa innovazione, che è pensata e progettata per essere biocompatibile e durevole; magari, in un futuro non troppo lontano, si potrebbe addirittura arrivare ad usare questo tipo di materiali per programmi spaziali.